Anatolia Sud-Orientale
Regione che corrisponde alla zona sud-orientale dell’Altopiano Anatolico, che a sud digrada gradualmente verso il confine e le pianure della Siria, mentre nella sua parte più orientale è delimitata dall’Iraq; comprende 9 province in tutto.
I fiumi Tigri ed Eufrate costituiscono i due elementi geografici più significativi, dato che delimitano la Mesopotamia, regione storica in parte situata nell’odierna Turchia e nella quale fiorirono alcune delle civiltà antiche più importanti per l’evoluzione dell’uomo, come i Sumeri, gli Assiri ed i Babilonesi.
Il territorio alterna zone più pianeggianti, con altitudini sui 400-500 metri, ad altre più montuose, specialmente verso nord, ovest ed est, a ridosso di Anatolia Centrale e del Mar Mediterraneo; il paesaggio è solitamente semi-arido, con vegetazione in buona parte costituita da arbusti e cespugli, mentre altre aree possono essere sfruttate a scopo agricolo, grazie alla presenza di corsi d’acqua e bacini artificiali che consentono l’irrigazione di terreno altrimenti poco produttivo.
Damien Halleux Radermecker, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Gaziantep e Diyarbakır, entrambe sopra il milione di abitanti, sono le due città più popolose dell’Anatolia Sud-Orientale ed assieme a Şanlıurfa e Mardin costituiscono le mete più visitate della regione, che può annoverare inoltre uno dei siti più particolari e misteriosi della Turchia, il Monte Nemrut, dove sono state ritrovate enormi statue risalenti al I secolo a.C., decapitate dal destino e dalla forza della natura.
Il clima è di tipo mediterraneo tendente all’arido, con oscillazioni molto significative fra le temperature invernali, sovente sotto zero e che consentono delle nevicate, e quelle estive, le quali possono essere influenzate dalle correnti provenienti dalle aree desertiche poste a sud di questa regione, con frequenti picchi sopra i 40° C in alcune città più esposte, con aria però molto secca; le precipitazioni, che complessivamente non sono molto abbondanti, si concentrano nei mesi invernali ed in quelli appena adiacenti (novembre ed aprile), mentre in estate sono quasi del tutto assenti.
Come per gran parte della Turchia i periodi migliori per visitare la regione coincidono coi mesi di maggio e giugno in primavera e di settembre ed ottobre in autunno, anche se avvicinandosi al cuore dell’estate (luglio ed agosto) sono già molto probabili ondate di calore e temperature ben oltre i 40° C, ma con le minime notturne che fortunatamente scendono di 12-14 gradi rispetto alle massime.
A causa del perdurare della guerra civile nella vicina Siria è consigliabile muoversi con prudenza, evitando gli spostamenti notturni e le zone di confine, limitandosi alle destinazioni turistiche principali.