Itinerario Turchia 7 giorni

Una settimana in Turchia, incluso il viaggio per raggiungerla e per tornare in Italia, è un periodo sufficiente a visitare senza fretta le maggiori attrazioni di Istanbul e della Cappadocia.

In rete si trovano viaggi che comprendono oltre alle due destinazioni più famose della Turchia anche i siti archeologici di Pamukkale ed Efeso, la capitale Ankara ed un’altra città come Smirne o Konya; a nostro avviso si tratta di tour de force esagerati, considerando che le distanze fra le varie mete sono considerevoli ed il tutto viene fatto prevalentemente in autobus, su cui si passeranno molte, troppe ore.

Foto di Turchiapertutti.it

Il primo giorno, a seconda dell’orario di arrivo, si avrà del tempo per iniziare a visitare Istanbul, in particolare la zona di Galata, con l’omonima torre aperta fino a tarda sera, cenando nella vicina Taksim, l’area più commerciale della città, mentre per l’alloggio si può optare per il quartiere di Sultanahmet, dove si trovano molte delle attrazioni principali.

Nel secondo giorno ci possiamo concentrare sulla parte storica di Sultanahmet, con il Palazzo Topkapı, che richiede almeno 3 ore per una visita soddisfacente, più la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia, situate sempre nella stessa zona, così come la particolare Basilica Cisterna, che ha il vantaggio di essere aperta fino quasi a mezzanotte; se avanza tempo si può effettuare inoltre una crociera serale con cena sul Bosforo, possibile in alternativa il giorno seguente, nel pomeriggio ed a prezzi più bassi.

Il terzo giorno sarà infine dedicato ai quartieri di Balat e Fener con le tipiche case colorate, più la Chiesa di San Salvatore in Chora, con splendidi affreschi bizantini, mentre nel pomeriggio possiamo effettuare qualche acquisto nell’enorme Gran Bazar e nel più piccolo ma altrettanto interessante Bazar Egiziano, visitando nel contempo una o due moschee in zona, come la Rüstem Paşa Camii o la Beyazıt Camii.

Per osservare una Istanbul meno turistica e più locale si può in alternativa dedicare almeno mezza giornata alla parte asiatica della città, ai quartieri di Üsküdar e Kadıköy, senza dimenticare il lussuoso Palazzo Dolmabahçe nel distretto di Beşiktaş.

La mattina del 4° giorno servirà a raggiungere in aereo la Cappadocia, che dista oltre 700 chilometri da Istanbul; i voli sono numerosi e piuttosto economici, si possono effettuare sia dal nuovo aeroporto di Istanbul che da quello di Sabiha Gökçen, situati pressapoco alla stessa distanza dal centro città, atterrando nel più piccolo ma più vicino aeroporto di Nevşehir o in quello di Kayseri.

Tenendo conto dei vari trasferimenti resterà solo una parte del pomeriggio per iniziare a visitare la Cappadocia, che a seconda del paese in cui si trova il nostro hotel può essere il Castello di Uçhisar, molto indicato per il tramonto o il Museo a cielo aperto di Göreme, salendo in seguito su uno dei punti panoramici sopra la piccola cittadina.

Le attrazioni della Cappadocia sono sparse sul territorio in varie aree, alcune a pochi chilometri dalla località centrale di Göreme, altre più distanti, per cui sarebbe preferibile noleggiare un’auto (basta la patente italiana, non serve richiedere la patente internazionale), ma in alternativa vanno bene anche i tour organizzati, che vengono raggruppati in 3 tipi, denominati da un colore, verde, rosso o blu, a seconda della zona dove sono effettuati.

Il 5° giorno sarà dedicato alle attrazioni più vicine, comprese nel tour classico, quello rosso, che include oltre a Castello di Uçhisar e Museo a cielo aperto di Göreme, i Camini delle Fate di Paşabağ, le chiese di Çavuşin, la Valle dell’Amore, la Valle di Devrent ed eventualmente il Castello di Ortahisar; se avete un’auto a noleggio consigliamo di visitare anche il Museo all’aperto di Zelve, simile a quello di Göreme, ma con meno persone ed in un ambiente più selvaggio, mentre se amate i trekking non può mancare un’escursione di qualche ora nella Valle dei Piccioni, che si può intraprendere sia da Göreme che da Uçhisar.

La giornata seguente, il 6° giorno dell’itinerario in terra turca, servirà a visitare una città sotterranea, Kaymaklı o Derinkuyu, più la splendida Valle di Ihlara con il Monastero di Selime, che dista 80 km da Göreme, ma che vale la pena raggiungere ed esplorare.

In una delle due giornate piene in Cappadocia o eventualmente in quella finale se il volo di ritorno non è previsto al mattino, non può mancare il tour in mongolfiera, che viene effettuato all’alba, il periodo del giorno più adatto per far volare questi particolari mezzi.

È quindi già arrivato purtroppo il momento di tornare in Italia, transitando da Istanbul, dato che non vi sono voli diretti dalla Cappadocia per il nostro Paese, perciò nella settima ed ultima giornata non si riuscirà a fare molto.

Nel caso si riesca ad arrivare in Turchia di sabato, per poi ripartire la domenica successiva, avremo 7 giornate piene complessive, che si potrebbero sfruttare per visitare il sito archeologico di Efeso; sia da Nevşehir che da Kayseri sono presenti voli diretti per Smirne, il cui aeroporto dista 65 km da Efeso.

Si può scegliere di dormire 2 notti a Smirne, partecipando il giorno dopo ad un tour organizzato di un’intera giornata ad Efeso, oppure di pernottare a Selçuk, da dove visitare in autonomia il sito archeologico di Efeso ed altre attrazioni come la Basilica di San Giovanni e la vicina fortezza, mentre la Casa di Maria può essere tralasciata a nostro avviso.

Partendo al mattino presto dalla Cappadocia si avrebbe il tempo per visitare Efeso nel pomeriggio della stessa giornata, dormendo quindi una sola notte a Selçuk, perciò si può includere anche in un itinerario di 8 giorni (da sabato a sabato o da domenica a domenica), di cui 6 pieni.

Questo in sintesi l’itinerario:

Giorno 1: Volo Italia – Istanbul
Giorno 2: Istanbul
Giorno 3: Istanbul
Giorno 4: Istanbul – Cappadocia
Giorno 5: Cappadocia
Giorno 6: Cappadocia
Giorno 7: Voli Cappadocia – Istanbul – Italia

Per un viaggio in Turchia di una settimana non è molto consigliato il noleggio auto, sia perché guidare ad Istanbul è abbastanza snervante ed a tratti pericoloso, sia per le notevoli distanze fra le varie mete; già con 10 o ancora meglio 14 giorni a disposizione diventa un’opzione molto valida, così da inserire tappe dalla lunghezza media e con possibili soste lungo il tragitto, come ad esempio il Lago Salato guidando dalla capitale Ankara alla Cappadocia.