Clima: quando andare in Turchia
La Turchia presenta numerosi tipi di clima, per via della disposizione dei mari, dell’altitudine molto variabile, delle diverse catene montuose presenti e dell’influenza di venti e correnti nel corso dell’anno.
In linea di massima possiamo definire il clima come mediterraneo per le aree più vicine alla costa, ad eccezione di quelle sul Mar Nero a nord e continentale per quanto riguarda l’altopiano dell’Anatolia, che costituisce gran parte del territorio turco, ma anche in questo caso con delle differenze dovute alla presenza di catene montuose piuttosto imponenti.
Istanbul, nella parte nord-occidentale del Paese, così come la costa nord-occidentale sul Mar Nero e le aree adiacenti al Mare di Marmara presentano inverni relativamente freddi, con temperature medie attorno a 5-6° C, ma che possono scendere anche notevolmente sotto lo zero quando si fa sentire l’influsso delle correnti dai Balcani e dalla Russia, con anche alcune giornate nevose; le estati sono calde e moderatamente afose, con temperature medie che sfiorano i 25° C e massime che talvolta toccano i 40° C, mentre le precipitazioni sono più scarse rispetto ad autunno ed inverno.
Foto di Turchiapertutti.it
La parte più orientale del Mar Nero risulta molto più piovosa e con minore scarto nelle temperature estreme; si tratta inoltre di un mare meno adatto alla balneazione rispetto ad Egeo e Mediterraneo, sia perché le acque sono calde solamente pochi mesi all’anno, fra luglio e settembre, ma anche per via delle correnti, spesso piuttosto forti.
L’Altopiano Anatolico, dove si trovano Ankara e la Cappadocia, è caratterizzato da estati calde ma secche, con precipitazioni quasi assenti ed inverni piuttosto freddi, con temperature che scendono sovente ben oltre lo zero e nevicate frequenti ma di scarsa consistenza; proseguendo verso est aumenta l’altitudine dei centri abitati, così come l’influenza delle correnti provenienti dalla Russia, con inverni di conseguenza ancora più rigidi e temperature che possono scendere anche a -30° C, come nel caso di Erzurum, posta a 1.900 metri d’altezza.
Le temperature invernali sono più favorevoli nella zona vicino al confine con Siria ed Iraq, posta sia a quota che latitudine più bassa, con ambiente in prevalenza semidesertico; in estate però abbiamo medie attorno ai 30° C, con picchi ben oltre i 40 gradi.
Spostandoci più ad ovest, lungo la fascia costiera sul Mar Mediterraneo, il clima cambia notevolmente, con inverni miti (temperature medie sui 10-12° C) e molto piovosi, mentre in estate si superano abbondantemente i 30° C nelle massime, con caldo piuttosto intenso e precipitazioni molto scarse; l’acqua del mare consente di fare il bagno da maggio a novembre, con una stagione balneare quindi più lunga rispetto ad esempio alla maggior parte delle destinazioni turistiche della vicina Grecia.
La situazione sulla costa occidentale sul Mar Egeo cambia leggermente, con un andamento delle precipitazioni molto simile e quindi estati anche in questo caso calde ma in parte temperate dalle brezze costiere e con giusto 1-2 giorni di lieve pioggia ed inverni miti e piovosi; il mare risulta più fresco, gradevole fra giugno e metà ottobre.
Qual è perciò il periodo migliore per andare in Turchia?
Se non soffrite il caldo l’estate può andare bene, grazie alla scarsità di precipitazioni un po’ in tutto il territorio, ma sono decisamente più indicati i mesi precedenti e successivi, quindi maggio e giugno in primavera oppure settembre ed ottobre in autunno, quando c’è anche meno affollamento, soprattutto nelle località balneari più note.
Probabilmente la Cappadocia ha un fascino ancora maggiore se visitata in inverno con la neve, tenendo bene a mente che possono esserci temperature sia attorno o poco sopra lo zero, che notevolmente sotto, in una zona dall’alta variabilità termica anche a distanza di pochi giorni.