Cultura e religione
In Turchia si trovano elementi combinati dalle culture di Asia Centrale, Medio Oriente e Mediterraneo Orientale, derivati in buona parte dall’Impero Ottomano, che occupava un territorio molto più vasto ed inglobava al suo interno popoli con culture, tradizioni e religioni differenti.
La direzione intrapresa dal nuovo Paese, formatosi poco dopo la Prima Guerra Mondiale, fu quella di creare un’identità nazionale e culturale con il mescolamento delle varie etnie presenti sul territorio, all’interno di uno Stato laico e moderno, in un processo di occidentalizzazione già avviato nel XIX secolo.
A fianco di città dallo stile europeo come Istanbul e Smirne abbiamo le regioni dell’Anatolia che hanno conservato le antiche tradizioni musulmane; il risultato è la convivenza di elementi culturali occidentali ed orientali, in un mix difficile da trovare in altre parti del Mondo.
Foto di Turchiapertutti.it
La stragrande maggioranza della popolazione professa la religione musulmana (97%), con la costituzione turca che riconosce la libertà di credo e proibisce le discriminazioni religiose; camminando nelle città si vedono sia persone vestite all’occidentale che altre in abiti più tradizionali.
Non ci sono problemi per quanto riguarda l’abbigliamento di tutti i giorni, a parte per le visite a luoghi sacri come le moschee, dove vanno coperte le parti nude del corpo e dove ci si deve togliere le scarpe prima di entrare.
I turchi hanno un grande senso di ospitalità verso gli stranieri e basterà seguire alcune regole per evitare fastidiosi inconvenienti, tra cui usare esclusivamente la mano destra per prendere il cibo da piatti condivisi con altre persone e non puntare i piedi verso qualcuno, visto che è una parte del corpo considerata impura; inoltre non parlate male della Turchia e del suo padre fondatore Atatürk e non scattate fotografie ad installazioni militari.
Le mance non sono obbligatorie ma gradite; nei ristoranti se il servizio è stato all’altezza si lascia circa il 10% del conto, ai facchini degli hotel 1-2 Euro, qualcosa alle guide turistiche se lo riteniamo opportuno, mentre non è di uso con i tassisti, dove però si può arrotondare il prezzo della corsa; ricordiamoci che gli stipendi base in Turchia sono molto più bassi rispetto all’Italia, perciò elargire una mancia sarà un gesto molto gradito.
Una discreta fetta di abitanti appartiene all’etnia curda (16%), stanziata nell’area sud-orientale della Turchia, così come in Iraq, Iran e Siria, nella regione del Kurdistan; la mancata creazione nel dopoguerra di uno Stato curdo ha portato a varie tensioni e conflitti col governo centrale, tuttora in corso.
Il turco è una lingua asiatica che negli anni 1930 ha subito una riforma linguistica con cui sono state rimosse molte parole di origine araba e persiana, utilizzate in precedenza durante l’Impero Ottomano; è stato inoltre creato un nuovo alfabeto turco derivato da quello latino, abbandonando quello arabo, precedentemente in uso.